I gestori del trasporto ferroviario sul Malpensa Express hanno mandato una lettera di intenti alla società che sta studiando i treni superveloci: sei mesi per proporre un piano
Da Milano-Cadorna all’aeroporto di Malpensa in 10 minuti con il treno superveloce progettato da Elon Musk: delle capsule che viaggiano a mille e cento chilometri all’ora sospese grazie a dei magneti all’interno di un tubo dove la densità dell’aria è molto minore rispetto a quella dell’atmosfera. Il consiglio di amministrazione di Fnm ha dato mandato al presidente Andrea Gibelli a “sottoscrivere una lettera d’intenti con Hyperloop Italia per uno studio di fattibilità sulla Cadorna-Malpensa”. Lo ha detto lo stesso presidente in un incontro con la stampa nella sede del Gruppo in Piazzale Cadorna a Milano. Secondo Gibelli si tratta di ” un’opera colossale per la sua complessità che ci consente di porre il cuore oltre l’ostacolo”.
“Il ruolo di Fnm – ha spiegato Gibelli – è di valutare la tecnologia Hyperloop, di cui l’Ue ha definito standard negli ultimi mesi e valuterà un’opportunità unica nel suo genere rispetto a una tecnologia che definire innovativa è un termine riduttivo”. Secondo le prime proiezioni, con la tecnologia Hyperloop sarà possibile coprire la tratta in 10 minuti, contro gli attuali 40. “Fnm è aperta alle novità – prosegue Gibelli – e ha superato una grande crisi negli ultimi anni, ha acquistato 176 treni che verranno affidati a Trenord e vuole essere in prima linea per valutare tutte le nuove tecnologie”. “Abbiamo una tratta particolarmente significativa – ha concluso – la Cadorna-Malpensa, una delle aree più popolate del Paese e con questa tecnologia la Lombardia potrebbe avere due City Airport, Linate e Malpensa, equidistanti da Milano”

Lo studio di fattibilità fra Fnm e Hyperloop dura “6 mesi”. Lo ha detto Bibop Gresta, fondatore e Ad di Hyperloop Italia, spiegando che il costo stimato per l’infrastruttura di Hyperloop varia da 20 a 40 milioni di dollari al Km. “L’Italia – aggiunge – potrebbe essere il primo network al mondo con tecnologia Hyperloop”. “Abbiamo un prototipo a Tolosa – ha spiegato – lungo 32 metri, realizzato per il 90% in fibra di carbonio”. “Siamo nella fase di collaudo e assemblaggio finale e lo stiamo certificando con l’Ue”. Nel Centro di ricerca di Tolosa è presente un tubo di 320 metri di linea per il collaudo del mezzo. “Lo studio – ha spiegato il presidente di Fnm Andrea Gibelli – ha innanzi tutto lo scopo di valutare la fattibilità dell’opera da un punto di vista normativo e ambientale”. “È uno studio in 4 fasi – ha aggiunto – ed è presto per parlare di numeri”. “Siamo solo alle pubblicazioni di matrimonio”, ha concluso.
Ma anche se si parla ancora di studio preliminare, le prime critiche arrivano da M5S: “Mentre sulle linee ferroviarie lombarde i ritardi si accumulano, regione e FNM pensano ad investire su Hyperloop. La priorità per noi è un’altra: prima i pendolari! È necessario trovare una soluzione urgente per i problemi quotidiani dei viaggiatori, poi si può parlare di innovazione visto che al momento i treni regionali vanno più lenti di un calesse. Non si può pensare allo straordinario quando non si sa gestire nemmeno l’ordinario. L’innovazione è assolutamente fondamentale, è il futuro dei trasporti, ma deve essere affidata solo a chi sa gestirla ed oggi Regione e le sue controllate hanno dimostrato di non poterlo garantire”, così Nicola Di Marco, consigliere regionale del M5S Lombardia.
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