Al via TREC, la spedizione della goletta Tara per studiare la micro-biodiversità lungo le coste europee

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    “Capire come la nostra salute e quella del pianeta – entrambe inseparabili – siano influenzate dai cambiamenti climatici, dal degrado degli ecosistemi e da altri inquinamenti invisibili”. Sarà la sfida cruciale della missione TREC (“TRaversée des Côtes Européennes” o “Attraversamento delle coste europee”), una spedizione guidata dall’EMBL (European Molecular Biology Laboratory, il Laboratorio europeo di scienze della vita), come ha precisato la sua direttrice, la ricercatrice britannica di fama mondiale, Edith Heard, specializzata in genetica.
    Insieme a 70 istituzioni, la goletta scientifica Tara contribuisce, con il titolo “Tara Europa”, a questa inedita e straordinaria “traversata”.
    Ieri, domenica 2 aprile, la nave oceanografica è salpata da Lorient (Francia) per la sua tredicesima spedizione, per un viaggio di due anni (2023-2024) e percorrerà 13.800 miglia nautiche, il più vicino possibile alla costa europea, dalla punta della Bretagna al Golfo di Finlandia e dal Mare di Norvegia al Mar Egeo, via Gibilterra e il Golfo di Napoli.
    Sono previsti 46 scali in 22 paesi nel programma TREC e, soprattutto, 120 siti di campionamento. Sono stati selezionati per rappresentare i diversi contesti, più o meno urbanizzati e antropizzati delle aree costiere d’Europa, in mare e sulla terraferma, allo stesso tempo.

    In concreto, 150 scienziati esploreranno, come mai prima d’ora, le continue interazioni tra terra e mare raccogliendo campioni contemporaneamente in acque poco profonde e nel suolo, utilizzando un laboratorio mobile (un camion attrezzato) che accompagna punto per punto il viaggio di Tara.
    Questo dispositivo permetterà l’analisi di microrganismi marini appena estratti dall’acqua, quindi ancora vivi. Verranno analizzati contraccettivi, pesticidi, cosmetici, fertilizzanti agricoli, additivi plastici, antibiotici e una miriade di potenziali “perturbatori” endocrini. In totale, più di 5000 famiglie di molecole da noi consumate e presenti nei suoli vengono scaricate nelle acque costiere nonostante gli impianti di depurazione, attraverso i corsi d’acqua naturali e la lisciviazione del terreno, ovvero quel processo per cui le sostanze organiche ed i sali minerali solubili filtrano dagli strati superficiali del suolo verso quelli più profondi, per effetto della percolazione delle acque piovane.
    L’interferenza di queste molecole con la biodiversità degli ecosistemi terrestri e marini, in interazione permanente, è al centro delle missioni combinate TREC e Tara Europa. Allo stato attuale, le conseguenze di queste interazioni per i nostri organismi sono sospette, ma poco conosciute, in particolare il loro “effetto cocktail”, cioè il risultato della loro aggiunta in un determinato ambiente, ai nostri organismi attraverso la catena alimentare.

    Questi studi, che coinvolgono una vasta gamma di ricerche che vanno dalla genomica all’ecologia e alla biologia marina, rappresentano “una sfida, tecnicamente difficile”, ha sottolineato il direttore dell’EMBL. Una sfida che vale la pena affrontare, dice Edith Heard che non esita a paragonare l’attuale spedizione a quella condotta nell’Ottocento da Charles Darwin, padre della teoria dell’evoluzione, sulla nave Beagle. “Penso che porterà a molte scoperte e persino a nuove teorie”, ha detto durante la presentazione alla stampa internazionale.
    I protocolli finanziati dall’UE e che verranno implementati in tutta Europa sono stati sviluppati in Italia, precisamente nel Golfo di Napoli, grazie alla Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, oggi presieduta dal celebre ricercatore Chris Bowler, anche attuale direttore scientifico delle spedizioni Tara. Edith Heard e Chris Bowler hanno in comune il fatto di essere inglesi – come Charles Darwin – ed entrambi ex professori del Collegio di Francia, una delle istituzioni scientifiche storiche in Europa e nel mondo.
    La Stazione Zoologica di Napoli ha celebrato nel 2022 il suo centocinquantesimo anniversario, come il suo omologo bretone di Roscoff. Il naturalista tedesco Anton Dorhn fu uno dei discepoli più convinti di Darwin. “Sappiamo dalla loro intensa corrispondenza, fu lo stesso Darwin a consigliare a Dorhn di dedicarsi allo studio dei microrganismi marini, quelli che abitano il plancton e sono all’origine di tutta l’evoluzione di ciò che vive e respira oggi sul nostro pianeta”, ricorda Chris Bowler. “Nella prossima primavera, nell’aprile 2024, la goletta Tara e il “camion laboratorio” dell’ EMBL, arriveranno nel Golfo di Napoli, all’istituto Anton Dorhn, per una tappa ricca di significato, storia e futuro”.

    L’articolo Al via TREC, la spedizione della goletta Tara per studiare la micro-biodiversità lungo le coste europee proviene da The Map Report.

    Ufficio Stampa

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