La Fast Confsal Calabria in una nota stampa “chiede chiarezza alla classe politica calabrese”
“Il tempo, purtroppo, ancora una volta, è nobile complice della verità. In data 30 Gennaio 2021 uscimmo con una nota per lamentare che il Governo Conte 2, nonostante un Ministro ad hoc per il Sud (Giuseppe Provenzano), aveva ignorato il malessere di parte del Sud e in particolar modo della nostra Calabria. Scrivemmo che, con una tempesta di esternazioni esterofile, quel Governo ci prometteva una pioggia di miliardi di euro in arrivo dall’UE grazie al Recovery Plan; Recovery Fund; PNRR; NextGeneration EU etc etc .In realtà per il Sud sugli oltre 200MLD da investire in varie tranche, venivano riservati poco più di 700mln di euro. Ebbene, nonostante sia cambiato il Governo, siamo costretti a ritornare sulla questione. Avremmo voluto non affermare che anche questo Governo è scivolato sulla politica degli annunci, quando il Ministro Giovannini, riferendosi alla tratta Battipaglia-Reggio Calabria, aveva assicurato trattarsi di sistema di “Alta velocità”. E’ quanto scrive in un comunicato stampa il Segretario Generale Fast Confsal Calabria, Vincenzo Rogolino.
“Purtroppo dal tracciato e dalle carte che abbiamo avuto modo di visionare la tratta Battipaglia-Praia a mare scorrerebbe parallelamente all’autostrada coinvolgendo la Piana del Sele, il medio Sele e il vallo di Diano, appare evidente che non si tratta di sistema Alta velocità ma di sistema Alta velocità di Rete ossia una infrastruttura ferroviaria capace di assicurare al massimo una velocità di circa 200Km orari contro i 300/350 possibili nelle linee ad AV. Quindi niente riduzione epocale delle “distanze” come annunciato dal Ministro Giovannini ma solo una riduzione di circa un’ora di percorrenza. A questo punto la classe politica calabrese deve chiedere e fare chiarezza, non può continuare nella mediocrità asfissiante dovuta a un silenzio complice o peggio a un disinteressamento colpevole. Arriveranno miliardi di euro che provocheranno un indebitamento anche per le future generazioni, pertanto non possiamo sprecare con progetti sbagliati una opportunità reale di sviluppo per la nostra terra, le risorse previste dovranno essere investite oculatamente e con intelligenza, non ci sarà un altro appello. Gli investimenti sbagliati degli anni 70/80 ( V° centro Siderurgico Gioia Tauro, Liquilchimica Saline Joniche, Officine Grandi Riparazioni FS ) ancora pesano come macigni sulla nostra collettività”, conclude la nota.