Clamoroso Yara Gambirasio, Bossetti innocente, Si riapre il caso: “Il dna non è il suo” Sotto accusa una donna

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    I legali di Massimo Bossetti insistono per riaprire il caso dell’omicidio di Yara Gambirasio, ricominciando dalla prova del dna che incastrò il muratore di Mapello Massimo. La ragazzina venne uccisa a Chignolo d’Isola a Bergamo nel 2011. I pm all’epoca riuscirono a risalire all’assassino grazie a delle tracce trovate sugli slip della giovane donna, trovata senza vita in un campo. Quella traccia all’epoca venne chiamata 31G20 ed era legata all’Ignoto 1. Ignoto cui successivamente è stato dato un volto e un nome e che adesso è condannato all’ergastolo per omicidio.

    Quella del dna è la prova regina che incastrò Massimo Bossetti. Ma quando venne trovata, l’uomo non aveva ancora dei legali e quindi nessuno della difesa ha potuto accertarsi della corrispondenza del dna. E’ su questo che adesso si appellano i suoi avvocati per riaprire il caso. Claudio Salvagni e Paolo Camporini accusano una ‘violazione del diritto di difesa’ e insistono per ripetere gli accertamenti sul materiale genetico all’epoca svolti senza contraddittorio. Intanto, la Procura di Venezia ha chiesto di archiviare definitivamente il caso. Ma la discussione si terrà il prossimo 16 novembre.

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    A riportarlo è il Corriere della Sera, secondo cui al Tribunale di Venezia spetterà stabilire se andare a recuperare o meno il dna che ha incastrato Massimo Bossetti. La sua difesa pretende di avere accesso a una prova determinante nell’accusa del loro assistito, che a causa di quella stessa prova è destinato a trascorrere la sua intera vita in prigione. Non solo, i suoi avvocati puntano il dito contro il pm Letizia Ruggeri, che aveva la responsabilità del materiale genetico. Il dna sarebbe dovuto essere tenuto sempre al di sotto degli 80 gradi sottozero per mantenersi intatto.

    Ma secondo gli avvocati di Massimo Bossetti, i continui spostamenti dei reperti dell’omicidio di Yara Gambirasio hanno potuto danneggiare questa prova schiacciante. La difesa ritiene impossibile che l’uomo debba ricevere l’ergastolo senza avere la possibilità di constatare che il dna trovato sugli slip della ragazza sia veramente il suo. Per la Procura di Venezia il caso è da archiviare perchè ‘non c’è alcuna prova di un piano orchestrato allo scopo di depistare eventuali nuove indagini difensive’. Ma non la pensano così i legali del muratore, che sono determinati a procedere. Seguici su Google News

    Clamoroso Yara Gambirasio, Bossetti innocente, Si riapre il caso: “Il dna non è il suo” Sotto accusa una donna scritto su Più Donna da Maria Costanzo.

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