Coronavirus in Lombardia: affollamento ai supermercati

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    Come Riportato dal prestigioso giornale la repubblica:  “Siamo in emergenza sanitaria”. E si rivolge ai cittadini: “Diamo una dimostrazione di realismo e di buon senso. Solo se saremo uniti potremo superare questo momento difficile”. Fontana: “Non siamo in guerra, inutili file per acquistare cibo”. La Cattedrale costretta a sospendere gli ingressi dei turisti: “Entrano solo i fedeli per pregare da soli nelle aree riservate”.

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    “E’ più che ovvio che siamo in emergenza sanitaria, ma il blocco di un quarto del Paese (che però in termini economici vale tre quarti) produrrà danni incalcolabili alle famiglie italiane. Non per qualche settimana, ma per un lungo periodo. Non è una questione di Pil, ma di reddito familiare. Di chi perderà il lavoro, di chi è già in difficoltà e vedrà peggiorare la sua situazione. Mi aspetto dal Governo una risposta rapida e decisa su questo fronte, che non si risolva in misure fiscali ma che preveda forti iniezioni di liquidità. Serve un grande investimento finanziario per supportare un territorio che traina l’Italia da decine di anni”. L’irritazione del sindaco di Milano Beppe Sala per la fuga di notizie, con le bozze del decreto uscite ancor prima di qualsiasi comunicazione ufficiale, volge subito in una richiesta concreta al governo. Con la consapevolezza che gestire adesso questa situazione, che va ben oltre l’emergenza coronavirus, non sarà facile. Se le persone devono spostarsi per lavoro lo possono fare e le merci possono viaggiare, dice il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana a Sky Tg24 parlando di un decreto “che ha fatto sorgere più dubbi a cittadini ed imprenditori: il lavoro è un discrimine e la merce può viaggiare, chi produce deve poter consegnare e le merci devono arrivare per produrre”. E ancora: “Non è un obbligo quello di non circolare ma è un invito, siamo in una situazione grave e si devono assumere comportamenti consoni”.

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