Nel Lazio si circola ancora troppo” dice l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato nel corso dell’incontro per fare il punto sul coronavirus che si è tenuto allo Spallanzani. “Non bisogna abbassare la guardia: ma pensare che non ne siamo ancora usciti”, sottolinea poi il governatore del Lazio Nicola Zingaretti. “Quando abbiamo preso misure che agli altri Paesi sono sembrate troppo drastiche perché eravamo assolutamente pionieri in Europa di fronte a quello che stava accadendo, c’è chi ci ha presi in giro dicendo anche: ‘Ogni scusa è buona per gli italiani per non lavorare’. Poi però è con dispiacere che si è visto chi aveva ragione”.
“Come diffusione del virus” spiega D’Amato, “siamo comunque al di sotto di altre regioni con un 51 per cento di malati maschi, e un 49 per cento di donne, con 4429 confermati di Covid-19”. Per poi elencare le iniziative portate avanti: “Abbiamo assunto 435 medici, 708 infermieri e 281 tecnici. Abbiamo rafforzato la rete ospedaliera. Abbiamo creato 9 aree di afferenza negli ospedali, con hub e spoke, una rete Covid con 2200 posti letti e 434 posti letto di terapia intensiva. Grazie all’accordo con le strutture alberghiere abbiamo 2000 posti in totale negli hotel per le quarantene, di cui 505 già attivati. La app LazioDrCovid è arrivata a 85.455 utenti registrati in piattaforma di cui 2261 medici di famiglia e 313 pediatri”. Insomma, è il momento di fare la conta in Regione per mettere sul tavolo e mostrare l’imponente macchina organizzativa dispiegata per fronteggiare “un’emergenza senza precedenti”.