Damiano Carrara: «La sincerità paga»

    0
    162
    damiano-carrara:-«la-sincerita-paga»

    L’agenda di Damiano Carrara è un incastro di impegni, riunioni e registrazioni così fitto da far girare la testa a un contabile. Ci sentiamo al telefono in una pausa dalle riprese di due delle produzioni che lo vedono protagonista, Fuori Menù e Cake Star, che torna con un nuovo ciclo di episodi a partire dal 29 gennaio in prima serata su Real Time: «Registro per la televisione otto mesi l’anno, ma il ritorno sul set dopo l’emergenza non è stato diverso dal solito» puntualizza Damiano, un uomo che ama andare dritto al cuore delle cose senza troppi giri di parole.

    LEGGI ANCHE

    «Certo, c’è stata un po’ più di precauzione: tra mascherine, tamponi e controllo della temperatura, ci siamo abituati abbastanza in fretta» insiste Carrara che, insieme al ritorno di Cake Star, che lo vede al fianco di Katia Follesa nella valutazione dei dolci più promettenti di tre sfidanti pasticceri, dedica anima e corpo all’apertura del suo primo negozio in Italia: dopo il successo californiano e una clientela che profuma di star-system, la catena Carrara’s si prepara, infatti, ad aprire anche a Lucca, la città di Damiano. Un nuovo inizio che arriva in un momento in cui la morsa dell’epidemia inizia ad allentarsi con estrema lentezza, ma con la speranza che la «normalità» non sia poi così lontana come crediamo.

    Partiamo da Cake Star: quest’anno ci saranno alcune novità, come il bonus del cliente della pasticceria.


    «Abbiamo voluto cambiare, quindi abbiamo inserito questo bonus: un cliente habitué del locale sceglie un dolce in particolare che quello potrebbe portare cinque punti in più al pasticciere. Il resto, compresa la sfida che decreta il vincitore, rimane lo stesso di sempre».

    Un dolce tra quelli che ha assaggiato che l’ha colpita nel bene e nel male?


    «Non ce n’è uno che mi abbia deluso o che mi abbia entusiasmato in modo particolare, sono sincero».

    Sbaglio o in Cake Star è più severo che in Bake Off Italia?


    «Sono me stesso, dico quello che penso: severo è un’altra cosa. È anche giusto che, se uno  fa il giudice, deve dire le cose come stanno, specie ai colleghi: se c’è un problema tecnico in un dolce, perché non dirlo?».

    La sincerità paga?


    «Secondo me sì. Se qualcuno mi deve giudicare e mi dice di aver sbagliato, voglio sapere perché».

    Lei è bravo a incassare?


    «Certo, se la critica è reale ci mancherebbe. Bisogna, però, vedere sempre da dove arriva: io ascolto tutti, ma le critiche vanno anche giustificate».

    Per lavoro e per passione prepara e assaggia dolci: è rimasto ancora goloso come prima oppure ci va più cauto oggi?


    «Sono abbastanza goloso anche se, considerando che registro e mangio dolci 8 mesi l’anno, quei 2 o 3 di stop cerco di non esagerare. Lavorando in pasticceria, però, capisce che è un po’ difficile: senza dolci al 100% non ci sto mai».

    Di certo è molto impegnato tra tv e imprenditoria: le energie dove le trova?


    «Mi alzo presto la mattina, mi alleno e non ci fermo: se lo faccio, sono perduto. Mantenermi attivo creando un’abitudine mi aiuta ad adattarmi ai ritmi della vita che conduco».

    Il tempo libero ce l’ha?


    «Ogni tanto sì, specie tra un lavoro e l’altro. Non è semplice, ma cerco di incastrarlo perché senza il tempo libero una persona impazzisce».

    Immagino, però, che sia contentissimo di aprire il suo primo negozio in Italia a Lucca, la sua città.


    «Sono contentissimo, è una delle cose che mi fa più impressione: pensavo che l’Italia dopo tanti anni fosse una parentesi e, invece, mi sono ritrovato con un piede in due scarpe, una in America e l’altra qui. Aprire un locale in Italia mi emoziona molto, senza contare che non c’è posto migliore per iniziare di casa mia».

    Suo fratello Massimiliano, che gestisce l’azienda negli Stati Uniti, è elettrizzato come lei?


    «Molto, non vede l’ora che diventi realtà. Verrà anche lui all’apertura. In America al momento la situazione è quella che è, quindi può prendersi un po’ di tempo per divertirsi qui con me».

    http://www.vanityfair.it/Sfoglia gallery

    Il periodo, infatti, è particolare: la pasticceria sta soffrendo come la ristorazione o «tiene botta»?


    «Tenere botta è un’altra cosa: stiamo soffrendo tutti. La pandemia ha abbattuto il settore della ristorazione: anche se ti permettono di fare l’asporto la gente non lo fa, non c’è l’idea né qui negli Usa. Ho aperto un negozio nuovo a Pasadena in un momento in cui non era da aprirsi, ma si cerca di andare avanti, di ridurre le spese: la verità è che tenerlo aperto costa di più che tenerlo chiuso, ma che devi fare? Continuare a ripetere “speriamo che finisca” non lo faccio neanche più: la crisi c’è, ci sarà e non si sa per quanto tempo, ed è per questo che bisogna trovare delle altre strade, abbattere i costi, fare meno prodotti ma fatti bene e cercare di lavorare su quelli».

    A lei la creatività, in questo senso, non manca.


    «Penso che le soluzioni si trovino sempre: se rimani fermo non arriva niente, se vai a cercarlo il lavoro lo trovi. È facile perdersi d’animo, ma ci vuole testa ferma, prendere una strada e percorrerla. Tra poche settimane tornerò in America anche per questo, perché una svolta ci deve essere».

    Cambiando argomento, ho visto che per mesi il suo profilo Instagram è stato invaso da fan che la accusavano di averle «tradite» dopo aver condiviso una foto con la sua fidanzata: adesso è tutto tranquillo?


    «La situazione si è calmata. Non ho mai avuto nessun tipo di problema a dire di essere fidanzato, magari le persone non lo sapevano o non si aspettavano di vederla».

    Avete pensato che fosse il momento giusto di mostrarvi?


    «Sì, alla fine è giusto che le persone che seguono me sappiano qualcosa in più della mia vita personale. Quando hai la luce puntata addosso è molto facile perdere la propria privacy ma, perderla per perderla, a questo punto preferisco che le persone accolgano lei così come hanno accolto me anziché beccare qualcuno che ci fotografa per strada».

    (Foto in apertura di Francesco Margutti)

    LEGGI ANCHE

    Damiano Carrara si è fidanzato. In una foto, la fine del «sogno»

    Leave a Reply