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Davide Ferrerio, in coma dopo il pestaggio. La madre: “Il nostro inferno, peggio di una galera”

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Bologna, 16 marzo 2023 –  “Noi tutti siamo stati catapultati in un inferno che la galera non è nulla a confronto”, il dolore di una madre, quella di Davide Ferrerio, in coma irreversibile dopo essere stato brutalmente picchiato a Crotone, messo nero su bianco in una lettera affidata all’avvocato Gabriele Bordoni.

Davide Ferrerio aggredito a Crotone, il messaggio choc: “E’ caduto come un salame”

Una vita, quella de ventenne, “stroncata senza pietà, senza motivo – prosegue la donna -. È terribilmente dura. L’ergastolo lo sta vivendo Davide qui, in questa situazione”. Non si dà pace Giuseppina Orlando, per la sorte di suo figlio, picchiato, a quanto ricostruito, per uno scambio di persona.

“Davide – prosegue la madre – stava spiccando il volo a 20 anni, non si possono distruggere i sogni, la vita, la gioia, le passioni semplicemente per il divertimento di questi folli. È ingiusto che io non abbia più un figlio come Davide. Che Davide debba soffrire tanto da innocente, e che noi famigliari siamo stati costretti a sopravvivere a una tragedia inspiegabile, gratuita”.

Davide, che ora è ricoverato in una struttura “è sempre peggio e io come mamma non ce la faccio più a vederlo soffrire da completo innocente – dice la donna -. Nessuno può minimamente immaginare il dolore che viviamo noi. Davide è unico. Davide non ha avuto il tempo di fare nulla. A 20 anni non si può vivere in stato vegetativo rovinato per sempre”.

Davide Ferrerio, il processo

Sul fronte giudiziario, il 3 aprile a Crotone è in programma l’udienza davanti al Gup per Nicolò Passalacqua, accusato di tentato omicidio in quanto autore del pestaggio e intenzionato a chiedere l’abbreviato, per la madre della 17enne al centro della vicenda (la ragazza comparirà il 5 aprile davanti al tribunale minorile) e Andrej Gaju – accusati di concorso anomalo in tentato omicidio.

Gli avvocati della famiglia Ferrerio avevano chiesto un rinvio per verificare le condizioni del ragazzo: nel caso di morte cerebrale l’accusa sarebbe da modificare in omicidio aggravato che non renderebbe possibile il rito abbreviato. Il 3 aprile l’avvocato Bordoni potrebbe chiedere di modificare l’accusa dell’imputato in lesioni, che renderebbe possibile, in caso di morte, rifare un processo per omicidio.

Vito Califano

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