Enel lancia una nuova società delle reti elettriche intelligenti

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    In un futuro che Enel vede sempre più sostenibile, le reti saranno essenziali per accelerare la transizione energetica. Uno scenario che inaugurerà una nuova era per i distributori di energia elettrica, in cui la competenza e la capacità di sviluppare le cosiddette smart grid saranno fattori fondamentali tanto quanto l’approvvigionamento. A spiegarlo Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale di Enel, Antonio Cammisecra, responsabile delle reti e delle infrastrutture a livello globale, e Robert Denda, capo dell’innovazione e dell’industrializzazione delle infrastrutture globali e delle reti del gruppo, che hanno presentato Gridspertise.

    Interamente sotto il cappello di Enel attraverso la sua controllata Enel Global Infrastructure and Networks, sarà il braccio tecnico che collauderà, valuterà e svilupperà reti elettriche intelligenti in tutto il mondo. Con un’offerta su misura per i Gestori dei sistemi di distribuzione (Dso) di qualsiasi dimensione a livello mondiale. Soluzioni sostenibili per cambiare pelle alle attuali reti di distribuzione in tre ambiti principali: misurazione e digitalizzazione grid edge, digitalizzazione delle infrastrutture di rete, digitalizzazione delle operazioni sul campo.

    Siamo orgogliosi di lanciare Gridspertise, a cui affidiamo il nostro solido patrimonio di trasformazione delle reti di distribuzione in smart grid in tutto il mondo – ha detto Starace –. La transizione energetica deve basarsi su elettricità distribuita in modo efficiente da reti intelligenti, aperte a tutti i player del settore energetico disposti a costruire con noi un futuro interamente elettrico. Le smart grid affidabili e flessibili sono il principale fattore abilitante che contribuirà al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione ed elettrificazione profonda, aprendo la strada verso un futuro a zero emissioni nette”.

    Una risposta di peso a chi, pure di recente, è tornato a parlare di nucleare di nuova generazione trovando, non a caso, la netta opposizione di Starace. L’amministratore delegato ha definito giorni fa “non realistico parlarne in Italia” in questo momento, all’interno di una strategia tanto complessa dell’Unione europea a favore delle rinnovabili con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 55%, e non più del 40%, entro il 2030 (rispetto ai livelli del 1990), accompagnata dalla recente adozione dell’ambizioso pacchetto Fit for 55.

    La nuova società

    Tra i mercati target di Gridspertise ci sono Europa e America Latina, a partire ovviamente dai paesi in cui Enel ha già consolidato la sua presenza per poi espandersi verso il Nord America e la regione Asia-Pacifico dove nel breve termine sarà l’investimento in smart grid a trainare i progetti di aggiornamento delle infrastrutture.

    La nuova iniziativa raccoglie le competenze uniche che Enel ha maturato digitalizzando progressivamente in tutto il mondo le sue reti costituite da oltre 2,2 milioni di chilometri di linee elettriche, monitorate da centinaia di migliaia di punti di telecontrollo. Enel vanta 20 anni di esperienza nel campo degli smart meters grazie a progetti di roll-out imponenti per un totale di oltre 44 milioni di dispositivi attivi connessi alle sue reti, oltre a una gestione digitale efficiente di oltre 30 milioni di field operations eseguite ogni anno nelle 13 società di distribuzione attive in otto paesi”, ha aggiunto Cammisecra.

    Cosa farà Gridspertise nel concreto? Costruirà reti intelligenti sostenibili o convertirà le vecchie in questa direzione, promuovendo al tempo stesso un uso più efficiente dell’energia e rendendo così possibili nuovi servizi prima impensabili. Dalla digitalizzazione dei contatori e grid edge che consentono anche il coinvolgimento nei mercati dei prosumers di elettricità, cioè di coloro che possono reimmettere energia in eccesso alla rete scontando la bolletta, alla digitalizzazione delle infrastrutture di rete per aumentare l’efficienza, l’affidabilità e la qualità del servizio fino alla digitalizzazione delle field operations, per aumentare l’efficienza operativa grazie a soluzioni innovative per la pianificazione e i processi operativi e, al contempo, per accrescere la sicurezza di chi lavora sul campo.

    La mission di Gridspertise è diventare il partner di fiducia per i Dso di tutto il mondo. La società aiuterà le società di distribuzione elettrica di qualsiasi dimensione e in qualsiasi regione nel roll-out di soluzioni di smart grid integrate al fine di soddisfare le esigenze in continua evoluzione di utenti della rete e clienti finali di elettricità”, ha affermato Denda, che è anche ad di Gridspertise. L’idea è che, con una smart grid di Enel in mano, i distributori possano ridurre i costi operativi migliorando la qualità del servizio, ottimizzare gli investimenti nelle nuove infrastrutture e potenziare la sicurezza operativa sul campo, la produttività e la sostenibilità. Queste reti faranno bene anche alla concorrenza, perché diventeranno piattaforme aperte alle risorse energetiche distribuite e faciliteranno lo sviluppo del mercato dei servizi energetici, anche in termini di flessibilità ed elettrificazione degli usi finali.

    I clienti serviti da queste reti guadagneranno invece una maggiore affidabilità della fornitura elettrica, un controllo dei dati più granulare e potranno appunto partecipare ai mercati dell’energia rendendo più agevole la loro trasformazione in prosumers, grazie all’integrazione dell’accumulo stazionario individuale o la partecipazione a schemi di aggregazione con i loro veicoli elettrici.

    La nuova società, che gode di un centinaio di dipendenti ma crescerà presto nei quattro poli di sviluppo fra Italia, Spagna, Stati Uniti e india, punta a raggiungere ricavi per più di 1,5 miliardi annui al 2030 e una quota di mercato di almeno il 10% a livello mondiale in un settore che al momento vale 13 miliardi (un concorrente è la svizzera Landis+Gyr) ma salirà a 20 appunto nel giro di una ventina d’anni.

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