Ferrara, scoppia il caos in Consiglio comunale sulla mozione per la sicurezza

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Ferrara, 15 marzo 2023  – Caos in Consiglio comunale durante la discussione di una mozione di alcuni gruppi di opposizione sulla sicurezza all’angolo tra via Baluardi e via delle Chiodare. La scintilla che ha scatenato l’incendio è stato l’intervento del capogruppo del Pd Francesco Colaiacovo, il quale – dopo aver ascoltato la relazione del vicesindaco Nicola Lodi che annunciava l’installazione di una telecamera nell’area teatro di spaccio – ha parlato di “spettacolarizzazione” della sicurezza riferendosi al famoso blitz di qualche anno fa al Grattacielo, nel quale venne schierato anche un elicottero della polizia. Apriti cielo.

Nella sua replica, Lodi ha tuonato: “Stiamo cercando di risolvere ciò che voi avete nascosto. Sono orgoglioso di ciò che è stato fatto”. I toni si alzano, la tensione cresce. Tra Lodi e Colaiacovo volano gli stracci e i due arrivano a fronteggiarsi davanti ai banchi della giunta tra urla, dita puntate e consiglieri che provano a fare da pacieri. I richiami all’ordine del presidente del Consiglio comunale Lorenzo Poltronieri restano inascoltati, al punto da costringerlo a sospendere la seduta per qualche minuto. Raffreddati gli animi e impallinata la mozione firmata da Gruppo Misto, Azione Civica e Movimento 5 Stelle, prende la parola il sindaco Alan Fabbri. “Esprimo solidarietà all’assessore alla Sicurezza Nicola Lodi e alle forze dell’ordine di Ferrara per l’atteggiamento gravissimo e inaccettabile tenuto dal capogruppo del Pd, Francesco Colaiacovo, in Consiglio comunale che è arrivato a interrompere l’intervento dell’assessore con urla e strepiti che hanno reso necessaria l’interruzione della seduta e poi, non contento, ad avvicinarsi fisicamente, puntare il dito e battere i pugni sui banchi della giunta in modo aggressivo all’indirizzo del vicesindaco – afferma il primo cittadino –. E’ un episodio inaudito e mai capitato prima che svilisce il civico consesso e svela la vera faccia del Pd che continuamente fa la predica sulle buone maniere, sulla necessità di collaborare e poi arriva a questi pericolosi eccessi. Ci chiediamo cosa sarebbe accaduto a parti inverse, se un capogruppo della Lega avesse avuto lo stesso atteggiamento nei confronti di un assessore del Pd, arrivando a battere i pugni sui banchi della giunta, con il dito alzato e atteggiamento minaccioso. E’ un fatto intollerabile che dà un pessimo esempio ai giovani e qualifica chi lo ha compiuto e la minoranza che lo sostiene. Ritengo doverose le scuse pubbliche all’assessore Nicola Lodi, alla maggioranza che civilmente esprime nella sede del consiglio comunale le proprie opinioni e che porta avanti il mandato dei cittadini”. 

Vittorio Ferla

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