Fontana “Chiudere tutto, aperte solo attività essenziali”. nuovi 500 posti nei container

    0
    83

    Fontana: “Vicini all’esaurimento delle risorse”. Assunzione di 200 specializzandi e infermieri neolaureati per far fronte ai turni. Gori: “I pazienti che non possono essere trattati vengono lasciati morire”

    “Abbiamo inviato al governo le proposte concordate con i sindaci relative a ulteriori misure di contenimento della diffusione del coronavirus: abbiamo chiesto la chiusura di tutto, non possiamo andare avanti con questi aumenti di contagi, non possiamo permettercelo”. E’ quanto ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana intervenuto in diretta a Italia7Gold. Fontana ha chiesto che rimangano aperte solo “tutte le attività considerate essenziali per continuare la vita ordinaria, dalla catena alimentare all’energia ai rifiuti, e quelle attività imprenditoriali collegate a catene mondiali da cui non possono distaccarsi altrimenti ne avrebbero danni eccessivi”. “Il documento – prosegue Fontana – contiene il dettaglio di quelle che sono le iniziative che consideriamo indifferibili sulla base dei dati scientifici in nostro possesso e già comunicati ieri pomeriggio al Governo, nel corso della riunione con i ministri Boccia e Speranza e con i presidenti delle Regioni, oltre che all’Istituto Superiore di Sanità”. Oggi in Lombardia, dice Fontana, “ci sono stati 1.500 nuovi contagi”, ha detto, ribadendo la necessità di interventi più stringenti.

    Nel documento inviato dalla Regione al Governo si parla di “Chiusura di tutte le attività commerciali al dettaglio, ad eccezione di quelle relative ai servizi di pubblica utilità, ai servizi pubblici essenziali, alla vendita di beni di prima necessità” e “di tutti gli alberghi e di ogni altra attività destinata alla ricezione (es. ostelli, agriturismi, ecc..) a eccezione di quelle individuate come necessarie ai fini dell’espletamento delle attività di servizio pubblico”: sono alcune delle richieste inviate dalla Lombardia al Governo. E’ quanto si legge in una nota della Regione. Si chiede inoltre “la chiusura di tutti i centri commerciali, degli esercizi commerciali presenti al loro interno e dei reparti di vendita di beni non di prima necessità. Restano aperte le farmacie, le parafarmacie e i punti vendita di generi alimentari e di prima necessità” e la “chiusura di bar, pub, ristoranti di ogni genere, delle attività artigianali di servizio (es. parrucchieri, estetisti, ecc..) ad eccezione dei servizi emergenziali e di urgenza,, di tutti i servizi terziari e professionali, ad eccezione di quelli legati alla pubblica utilità e al corretto funzionamento dei settori richiamati nei punti precedenti”. Si comunica inoltre che “per quanto riguarda le restanti attività produttive, è già stato raggiunto un accordo con Confindustria Lombardia che provvederà a regolamentare l’eventuale sospensione o riduzione delle attività lavorative per le imprese”. “Sono in via di definizione ulteriori accordi – si spiega ancora nella proposta – con le associazioni di categoria per definire misure contenitive specifiche aggiuntive” Le proposte sono state formalizzate oggi al Governo dal presidente della Regione Lombardi, Attilio Fontana, in accordo con i sindaci della Lombardia. Le richieste, prosegue la nota della Regione,  andrebbero ad integrare il DPCM 8 marzo 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 59 dell’8 marzo 2020

    La lettera dalla Lombardia è partita, mentre si cercano nuovi posti per i pazienti gravi nei container della Protezione civile, da sistemare nei padiglioni vuoti della Fiera. Oppure in case di riposo semivuote, per assistere i pazienti che hanno bisogno della Terapia intensiva. Eccolo, il nuovo piano che in Regione sta mettendo a punto per cercare di sostenere il sistema sanitario regionale, mentre oggi a Roma si decide su eventuali nuove misure di contenimento dopo la richiesta del governatore Attilio Fontana di chiudere tutte le attività non essenziali. Che anche oggi ribadisce: “Sicuramente siamo vicini all’esaurimento delle nostre risorse: noi stiamo facendo miracoli per rispondere alla domanda di sanità, però se non interveniamo invertendo la crescita non ce la faremo mai ad essere veloci tanto quanto il virus”.

    Aggiunge Fontana: “Gli spostamenti non sono stati modificati, abbiamo chiesto un’ulteriore chiusura dei luoghi di aggregazione e di incontro, per gli spostamenti rimane tutto come prima, si potrà andare a fare la spesa, muoversi per lavoro o per motivi di salute”. “Dobbiamo fare sacrifici – ha ribadito – dobbiamo rimanere in casa, dobbiamo essere pronti a rinunciare anche al guadagno, ai momenti di piacevolezza, a qualunque cosa”

    Leave a Reply