La Procura di Foggia ha aperto una inchiesta a carico di ignoti, ipotizzando il reato di diffusione colposa di epidemia.

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    I carabinieri del Nas, insieme a personale medico specializzato, hanno prelevato con un'ambulanza bio contenitiva dalla loro abitazione di Castiglione d'Adda i genitori di Mattia, 38 anni, il paziente 'numero 1', trasferito questa mattina dall'ospedale di Codogno al Policlinico San Matteo di Pavia. I due anziani sono stati prelevati da personale sanitario in tuta asettica bianca e, dopo aver fatto indossare loro la mascherina, accompagnati fino ad una vicina ambulanza, che li ha portati via, 22 febbraio 2020. Ansa/Matteo Corner

    Come riportato dell’agenzia ANSA.IT  La Procura di Foggia ha aperto una inchiesta a carico di ignoti, ipotizzando il reato di diffusione colposa di epidemia. Stamattina la Procura aveva avviato una indagine conoscitiva (senza indagati né ipotesi di reato) a seguito delle affermazioni del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulle responsabilità di un medico legale che avrebbe rilasciato a San Marco in Lamis (Foggia) la salma di un 75enne contagiato da Coronavirus, prima di avere l’esito del tampone. Ai funerali dell’uomo hanno partecipato centinaia di persone, alcune delle quali già in quarantena. Emiliano ieri in una conferenza stampa ha parlato di “errore catastrofico” del medico legale, e ha chiesto l’istituzione di una “zona rossa” temendo un focolaio tra San Marco in Lamis e San Nicandro Garganico.

    FONTE: ANSA.IT 

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