L’ANNUNCIO DEL PRESIDENTE D’ALFONSO IN UN INCONTRO CON I SINDACATI CONFERMATO BANDO IMMINENTE PER NUOVI FUNZIONARI E DIRIGENTI REGIONE: IPOTESI AUMENTO STIPENDIO DEI DIRETTORI, ”ATTRARRE BRAVURE NAZIONALI’

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L’AQUILA – Stipendi più alti per direttori dei dipartimenti della Regione Abruzzo. Questa l’ipotesi ventilata dal presidente della Regione Luciano D’Alfonso che oggi ha incontrato le segreterie regionali dei sindacati della Funzione pubblica a palazzo Silone. Si tratterebbe di uno scatto di stipendio, superiore agli attuali 120 mila euro in media l’anno, compreso il premio di produzion ma, è stato argomentato, più bassi rispetto alla media italiana, e dunque per il presidente, spiega ad Abruzzoweb, “è necessario un aumento, in modo che l’Abruzzo sia capace di attrarre il mercato delle bravure anche nazionali”.

Nel corso della riunione D’Alfonso, affiancato dal capo dipartimento Risorse umane Fabrizio Bernardini, ha ribadito che è imminente poi il concorso per 50 funzionari e 12 dirigenti con possibilità di ulteriori assunzioni degli idonei, anche se le assunzioni saranno possibili solo dopo senza aspettare i riaccertamenti contabili dei debiti e crediti pregressi relativi alle annualità 2015 e 2016.

Un obbligo sollecitato più volte dalla Corte dei Conti, e che dovrebbe concludersi, secondo le previsioni più aggiornate, non oltre novembre.

D’Alfonso come si ribadisce in una nota ufficiale, annuncia anche che ci saranno “concorsi capaci di valorizzare gli interni”  e saranno ripensati i “rapporti tra Regione e società di assistenza tecnica e la riorganizzazione potenzierà i servizi a maggiore attesa di produzione industriale, ad esempio, il servizio idrografico, quelli che gestiscono il Masterplan, la contabilizzazione dei flussi economici, il soggetto aggregatore nonché la semplificazione della vita dell’imprese in tema di grandi autorizzazioni. Su questi servizi e settori ci sarà un maggior dispiegamento di risorse umane”.

Infine in vista “la razionalizzazione delle strutture dirigenziali con una riduzione del 20 per cento. Nel contempo, i concorsi saranno improntati a reperire figure che abbiano formazione di livello superiore a quello universitario”.

E poi appunto l’aumento dei compensi per i direttori, per rendere appetibile la Regione Abruzzo ad alte professionalità. Del resto molte sono state le defezioni dai posti apicali della Regione: casi più eclatanti l’addio del direttore generale della Regione Abruzzo Cristina Gerardis che è andata a lavorare col ministro Maurizio Martina, nel ruolo di capo dell’Ufficio legislativo. E il caso di Giovanni Savini, il direttore della Presidenza e dei rapporti con l’Europa, andato via sbattendo la porta.

“Si è fatto un patto formidabile dentro gli interna corporis della regione – spiega D’Alfonso –  in modo tale che dirigenti e direttori prendessero poco, in modo tale che venissero zero, o pochissimi, quelli del mercato nazionale. Noi vogliamo rialzare la competenza economica dei direttori per fare in modo di attrarre bravure a livello italiano”.

D’Alfonso no ha precisato le modalità tecniche e le risorse necessarie per questo aumento, ma siamo come detto solo nel campo delle ipotesi.

I sindacati hanno apprezzato l’annuncio del taglio delle esternalizzazioni, hanno auspicato che d’ora in avanti siano coinvolti in modo maggiore nelle scelte relative all’organizzazione della macchina regionale. Dubbi sull’aumento dei compensi ai direttori, oltre i tetti previsti dai contratti, ma si sono riservati di valutare melgio termini e conseguenze dell’ipotesi. Infine è stata ribadita la necessità di rivedere i criteri di valutazione, da cui dipendono i premi di produzione annuali.

 

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