Mario Mancini ex vice presidente nazionale della Confindustria settore piccole imprese, Consigliere della Camera di Commercio Italia – Cuba e fornitore del Governo cubano, lancia un grande appello e importanti dichiarazioni, sulla possibilità di utilizzare un farmaco prodotto a Cuba efficace contro il “coronavirus”.
Il dott. Dott. Mancini, lavora da molti anni nei Paesi dell’America Latina, quindi visto il problema attuale che sta vivendo l’Italia con il coronavirus, si è fatto portavoce lanciando un messaggio di speranza, parlando di un farmaco proveniente dai Paesi Latini per l’esattezza da Cuba, in grado combattere questo virus aggressivo.
Dott. Mancini il suo appello, è decisamente importante, ci può dire con certezza se il farmaco è realmente efficace contro il virus?
R.: Sì, giusto. Il farmaco è già usato da altri paesi come Cina, Spagna, Messico e questo è il motivo che mi ha spinto a diffondere questo appello.
- Questo farmaco se è già stato usato in Cina, con riscontri positivi, perché l’Italia non ne è a conoscenza?
R.: L’Italia ne è a conoscenza e spero che questo appello venga accolto dalle Autorità competenti preposte.
- Attualmente quindi è disponibile?
R.: Rientra nella normale produzione ma non sono a conoscenza delle disponibilità di magazzino.
- E’ vero che l’Associazione Italia-Cuba ha scritto di recente una lettera a Roberto Speranza, ministro della Salute, per sollecitare l’eventuale uso in prova del farmaco cubano in Italia?
R.: Il Ministro Speranza ha diffuso la notizia circa l’esistenza di questa possibilità, però non sono a conoscenza di sviluppi oltre a quello che ho detto.
- Se c’è questa grande opportunità, mi chiedo in che modo il governo italiano si può attivare per velocizzare un’importante cooperazione internazionale, che potrebbe salvare molte vite umane?
R.: Il mio appello è un chiaro invito alle Autorità preposte per verificare le reali possibilità di beneficio relativamente a questo farmaco che viene venduto con il nome Intron A e da informazioni ricevute viene prodotto dal Centro di Ingegneria Genetica e Biotecnologia a La Habana.
Writer Gabriella Chiarappa