Bologna, 4 aprile 2023 – Continua una “strutturale carenza degli organici impiegati nelle cucine centralizzate di Casteldebole, Fossolo ed Erbosa e nei relativi terminali scolastici”. Sciopero in vista per le lavoratrici e i lavoratori Camst impiegati nell’appalto a cui è affidata la refezione nelle scuole comunali di Bologna: Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, insieme alla Rsu, hanno proclamato lo stato di agitazione.
Camst Bologna sfida extracosti e rincari: “Stop a micro appalti e alcuni self”
Lavoratrici e lavoratori si dicono quindi “pronti a bloccare l’attività, cosa ad oggi non ancora avvenuta solo e soltanto per la dedizione che gli stessi mettono nel loro lavoro, dedicato a bambine e bambini della nostra città”.
E’ previsto un pacchetto di otto ore di sciopero che potranno essere attivate “con le modalità che si riterranno più opportune”, spiegano le sigle. “La refezione scolastica del Comune si regge solo ed esclusivamente sulle spalle di lavoratrici e lavoratori che giornalmente preparano e distribuiscono i pasti, con dedizione ed entusiasmo- scrivono le sigle di categoria- ma sempre in affanno per la carenza strutturale di personale”.
Secondi i sindacati “il personale adibito alle attività di preparazione e distribuzione dei pasti non è adeguato a garantire un servizio di refezione scolastica che richiederebbe attenzione, soprattutto in riferimento alla preparazione e distribuzione delle diete speciali – aggiungono i sindacati – e il rispetto costante anche delle norme igienico-sanitarie oltre che adeguati livelli di formazione del personale”.
Senza contare che “si aggiunge che eventuali assenze per malattie o infortuni – continua il comunicato – non vengano sostituite o laddove venga fatto si ricorra a personale interinale, non formato e abbandonato sui luoghi di lavoro, generando un aggravio dei carichi di lavoro ed una ricaduta negativa sulla qualità dei pasti”, oltre a un organico “ridotto all’osso”.
Camst, secondo le sigle, “ad oggi non ha messo in campo alcuna risposta concreta. Lavoratrici e lavoratori chiedono che si proceda immediatamente alla stabilizzazione del personale ed all’aumento delle ore contrattuali del personale già impiegato sul servizio, di modo da poter tornare a garantire un servizio serio, puntuale ed efficace”.