domenica 10 settembre 2017
Scossa di terremoto avvertita anche a Latina, paura ai piani alti delle abitazioni
Oltre che ne capoluogo, dove la scossa è stata avvertita soprattutto ai piani superiori delle abitazioni, il terremoto è stato avvertito anche ad Aprilia e in altri centri del territorio. Tanta paura, soprattutto per chi vive dal quinto/sesto piano in su, ma per fortuna nessun danno a persone o cose.
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lunedì 4 settembre 2017
Circeo, il Piano del Parco da Torre Paola a Capoportiere. Suggerita un’osservazione per i Pua
- la progettazione, la realizzazione e la gestione dello stabilimento balneare, dovranno minimizzare gli impatti negativi sull’ambiente naturale e paesaggistico circostante, al fine di garantirne la conservazione;
- la realizzazione ed il mantenimento di attraversamenti degli ambienti dunali attraverso camminamenti attrezzati con passerelle in legno e delimitazioni con staccionate delle aree dunali di valore naturalistico;
- il mantenimento di fascinature e/o altri sistemi di difesa della duna con la cura della vegetazione autoctona;
- attività di pulizia delle aree secondo proposte di buone pratiche che tenga conto delle specifiche zone direttamente ed indirettamente interessate dalle strutture balneari;
- la pulizia ordinaria dell’area connessa alle strutture, manuale, con la raccolta di rifiuti e altro materiale spiaggiato al suolo, o meccanica mediante piccoli mezzi vagliatori, in grado di non asportare la sabbia dalla spiaggia e non danneggiare il piede della duna;
- l’illuminazione caratterizzata da adeguate scelte tecniche finalizzate a raggiungere maggiori livelli di sostenibilità, sia in termini di inquinamento luminoso, di consumi energetici che di disturbo alla fauna locale;
- l’adozione di tutti quegli accorgimenti che rendano la struttura compatibile con l’ambiente e garantiscano le necessarie tutele ed il contenimento dell’impatto antropico.

sabato 2 settembre 2017
«La mia legge? Un condono… Pinterest 0 Email PALAZZO «La mia legge? Un condono mascherato». Così il Parlamento salva le costruzioni abusive Il ddl Falanga arriva all’ultima votazione alla Camera. Una legge che tutela l'”abusivismo di necessità”, salvando gli edifici non a norma dalla demolizione
Che sia un mezzo condono non lo dicono soltanto gli ambientalisti. Ormai lo ammette anche l’autore della quasi-legge, l’ineffabile Ciro Falanga da Torre Annunziata: «Si dice che la mia legge è un condono mascherato, e un po’ lo è» , ha detto en passant l’avvocato-senatore di Torre Annunziata, già Popolo della Libertà, cosentiniano, ora verdiniano di Ala, parlando al quotidiano Il Mattino.
Il suo ddl che rivede i criteri di priorità per abbattere le case abusive ha ballato per tutta la legislatura, immerso in un mare di dubbi e ambivalenze. Giunto al rush finale alla Camera (quarto passaggio) molto attenuato ma non stravolto, il provvedimento accantona il criterio temporale in favore di quel principio che il governatore campano del Partito democratico Vincenzo De Luca definirebbe «del povero cristo» e l’aspirante governatore siciliano del Movimento 5 Stelle Gianluca Cancelleri chiamerebbe «abusivismo di necessità». Vale a dire: le abitazioni stabilmente abitate, o comunque terminate, vanno a finire in fondo alla lista, si demoliscono dopo.
Il dettaglio non è di poco conto, visto che al momento le ruspe si muovono soltanto nel dieci per cento dei casi in cui ci sia una ordinanza definitiva del tribunale (dati del dossier realizzato da Legambiente). Significa in pratica che in fondo alla lista non ci si arriverà mai. Neanche coi dieci milioni che la nuova legge stanzierebbe ogni anno (d’altra parte, solo per demolire gli alloggi abusivi della cittadina casertana di Casal di Principe ce ne vorrebbero circa duecentodieci, ha calcolato lo stesso comune). http://espresso.repubblica.it/attualita/2017/08/30/news/il-mezzo-condono-piace-a-tutti-1.308896?ref=HEF_RULLO
Piano di lottizzazione Fontana Verde, quattro indagati per falso e abuso d’ufficio Sabaudia – L’informativa del nucleo investigativo del gruppo carabinieri forestali, acquisita documentazione in Comune
L’inchiesta, partita nei mesi scorsi, è scattata a seguito di un esposto. Ad aprile il primo blitz degli investigatori in Comune per acquisire documentazione su questo progetto che riguarda un’area di 120mila metri quadrati e che esprime una volumetria di circa 74mila metri cubi. Una questione amministrativa che si trascinava ormai da anni e che è stata sbloccata a seguito della correzione di quelli che vengono definiti «errori materiali». Una delibera cui ha fatto seguito una determina dirigenziale che ha approvato la variante del piano di lottizzazione.
I primi atti risalgono però a parecchio tempo fa. Nel 2007 l’approvazione dello schema di convenzione, poi approvato in via definitiva in Consiglio comunale nel 2009. Dopodiché l’inizio di un lungo iter iniziato nel 2013 per problematiche relative al perimetro e a dei terreni demaniali, che si sono risolte di recente, dal punto di vista amministrativo, dopo parecchie richieste di integrazione, diffide del consorzio, messe in mora e ricorsi davanti ai giudici amministrativi.
A seguito dell’esposto, dicevamo, si è attivato il nucleo investigativo dei carabinieri forestali, che ha acquisito corposa documentazione dall’ufficio tecnico del Comune di Sabaudia per ricostruire l’iter amministrativo di questo piano di lottizzazione. Alla fine ne è scaturita un’informativa a seguito della quale il sostituto procuratore Gregorio Capasso – titolare dell’inchiesta che attualmente è nella fase delle indagini preliminari – ha iscritto quattro persone nel registro degli indagati ipotizzando, come anticipato, i reati di abuso d’ufficio e di falso. Non è escluso che vengano poi effettuati ulteriori approfondimenti su aspetti, anche di natura tecnica, relativi alla variante finita sotto la lente della magistratura. http://www.latinaoggi.eu/news/cronaca/55976/piano-di-lottizzazione-fontana-verde_-quattro-indagati-per-falso-e-abuso-dufficio