Spaghetti a’ Sapunariello, antichissimo piatto della tradizione napoletana con due ingredienti. La nonna svela i trucchi

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Spaghetti a’ Sapunariello, antichissimo piatto napoletano con due ingredienti. Un piatto davvero semplice, anzi semplicissimo e super buono, di quei piatti che possiamo mangiare quando davvero siamo a casa da soli e in frigo non c’è tantissimo.

Spaghetti a’ Sapunariello, INGREDIENTI

  • 1 cipolla ( o due)
  • 300 grammi di pasta
  • sale
  • olio
  • pepe

Spaghetti a’ Sapunariello, PREPARAZIONE

La prima cosa da fare sarà quella di tagliate in maniera sottile la cipolla. Consigliamo in maniera sottile per rendere il piatto un po’ più delicato. Se poi vi piace la consistenza andranno bene anche più doppie. Per non piangere, quando le tagliate, il trucco sarebbe quello di raffreddarle, tenendole circa 20 minuti in congelatore. Una volta raffreddate non avrete problemi di lacrimazione. Fatto questo ponetele in una ciotola.

Prendete un tegame e fate un giro abbondante di olio. Non lesinate, se poi siete a dieta, un filo andrà bene. Allora aggiungete le cipolle, aggiustatele di sale e fate inbiondire. Prendete un tegame e aggiungete acqua, portatela quindi ad ebollizione. Salatela e aggiungete la vostra pasta. Fate cuocere e non appena cotta scolatela. Non dovrete saltarla in padella, quindi aggiungete la pasta nella bowl, mescolate bene e aggiungete il formaggio grattugiato a pioggia. Potrete usare qualsiasi tipo di formaggio, anche se consigliamo il romano o il pecorino dato che la cipolla sarà molto dolce.

RIFERIMENTI STORICI ( DA MAGAZINE PRAGMA)

La figura de ‘o sapunaro, il saponaro, è tra i mestieri più antichi di Napoli, oggi estinto; nato nel Quattrocento quando i monaci olivetani producevano un sapone con il quale compravano semplice mobilio per il proprio convento.

Parte nel Quattrocento questo antico mestiere ad opera dei monaci olivetani che producevano nel proprio convento sito in Via Monteoliveto, nei pressi di Piazza del Gesù, di fronte alla chiesa Sant’Anna dei Lombardi. Il sapone che producevano era di elevata qualità, simile a quello di Marsiglia e con il quale barattavano con falegnami e rigattieri che poi lo rivendevano traendone guadagno.

Il prodotto era di eccellente qualità e veniva utilizzato per lavare i panni, per la pulizia del corpo e dei capelli, usanza in vigore fino a trent’anni fa, quando ancora non c’erano le grandi aziende ad invadere il mercato con i loro prodotti. Continua a leggere Piuricette.it e iscriviti al gruppo Facebook Masterchef ricette e trucchi degli chef e mettete un like alla pagina Facebook    di PiuRicette.it

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Sveva Lodi

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