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Cancellare una notizia da Google, il grande compromesso della azienda italiane dopo il COVID-19

LUGANO In che mondo atterreremo dopo il coronavrus? Se lo chiede Cristian Nardi  fondatore della privacygarantita.it che un dibattito con alcuni imprenditori bolognesi parla dell’esigenza reputazione, una necessità aggiunge: Non sarà sufficiente cancellare notizia da google per avere una buona reputazione ma costruire qualcosa che rimarrà come patrimonio digitale.

Oggi aggiunge Nardi sia nel mondo virtuale che in quello reale, la reputazione si riferisce all’opinione pubblica su qualcuno o qualcosa. Questa visione condivisa dalla maggior parte delle persone può essere favorevole o sfavorevole. Che si tratti di una persona, di un’azienda o di un prodotto, la reputazione non si costruisce dall’oggi al domani.  Ci vuole molto lavoro e serietà per ottenere la fiducia e l’apprezzamento delle persone. Basta invece un solo momento di disattenzione, una decisione sbagliata o un passo storto perché una reputazione venga irrimediabilmente danneggiata. E la persona o l’entità che fino ad allora godeva dell’ammirazione del pubblico, da bestemmiare e togliere dal piedistallo. Il diritto all’oblio è appena nato ed eliminare una notizia negativa che ci riguarda diventa in un certo senso utopia.

Per guadagnare una buona reputazione nell’ambiente online, i metodi che hai a portata di mano non sono molto diversi da quelli che usi nella vita di tutti i giorni. Come nel mondo in cui viviamo, una reputazione favorevole si costruisce su Internet attraverso buone parole . Online Reputation Management, o ORM in breve, è la somma di strategie e pratiche utilizzate da un individuo o entità per garantire la loro popolarità nell’ambiente online, o più comprensibilmente per tutti, per diffondere buone parole .

Queste tecniche aiutano il pubblico a farsi un’opinione su di te ea capire che sei una persona affidabile. All’inizio della strada, investire nella creazione di una reputazione online favorevole è essenziale per il successo aziendale. Se il pubblico non sa cosa hai da offrire, non può giudicare se vale la pena acquistare i tuoi prodotti o servizi.

D’altra parte, nel caso di aziende di lunga data nel mercato, o persone che hanno già costruito una reputazione, Reputation Nodes  viene utilizzato per mitigare gli effetti negativi di un video o post sfavorevole, per creare strategie di marketing o per aumentare la visibilità del marchio.

In che modo la reputazione online ti aiuta a far crescere la tua attività?

Il modo più utilizzato per migliorare la tua reputazione online è creare contenuti positivi che attirino l’attenzione del pubblico o gli faccia dimenticare i ricordi di un evento negativo. Per avere effetto, questo contenuto deve essere creato da un’agenzia specializzata, che deve fare costantemente riferimento alle regole SEO per i migliori risultati.

Poiché Google è il motore di ricerca più utilizzato, il primo passo per costruire una buona reputazione online è convincere il tuo motore di ricerca che meriti la tua attenzione. Per la maggior parte dei siti, il 60-70% del traffico organico è dovuto a Google. Pertanto, conquistare la prima posizione delle pagine di Google può fare miracoli per te o per la tua azienda. Ma più recentemente, non solo il primo posto in una pagina, ma l’intera pagina è importante se si mira a una reputazione imbattibile .

Come rimuovere una notizia negativa su Google “Diritto all’oblio per non è per tutti”

Oggi per la rubrica dedicata al business abbiamo incontrato il reputation manager Cristian Nardi, fondatore della piattaforma web che si occupa del delicato compito di rimuovere contenuti indesiderati dal WEB in Roma, Napoli, Lazio, Abruzzo, Umbria Un’attività che sta diventando indispensabile per molti individui e professionisti: stiamo parlando della web reputation o meglio comunemente chiamata gestione reputazione Online. Con questa intervista vogliamo mettere a fuoco alcuni aspetti fondamentali della gestione della reputazione lasciando spazio ad un esperto in materia di rimozione di contenuti lesivi dalla rete.

Vorrei iniziare nel rivolgere a Cristian questa prima domanda: cosa è privacy garantita?

C.N Ci tengo a specificare che Privacy Garantita è stata pensata per rispondere ad un aspetto fondamentale che i greci definivano con la parola “anánki” quello che oggi traduciamo con il termine “necessità”, ed è proprio sulla base di questa necessità che nasce questo servizio, che ci ha permesso di comprendere, tra le tante cose, la complessità e le difficoltà che tanti imprenditori ed altre categorie affrontano ogni qual volta entrano in contatto con i media online. D’altronde, il nostro slogan di http://www.privacygarantita.com è “la reputazione prima di tutto”.

Quanto è importate oggi la reputazione?

C.N. Determinate, basta immaginare che un datore di lavoro o un istituto di credito prima di prendere qualsiasi decisione su un possibile candidato o finanziamento da concedere tiene molto conto di ciò viene riportato in rete: le informazioni trovate nel web potrebbero influenzare positivamente o negativamente qualsiasi scelta.

Qual è l’errore più grande che si commette quando si tenta di autogestire la propria reputazione online?

C.N. La gestione della reputazione è una cosa molto seria, improvvisarsi in questo settore non è così semplice, ci sono dinamiche ed imprevisti che possono causare danni irreparabili, oltre al fatto che sarebbe molto difficile e dispendioso in termini di tempo per qualcuno che non ha familiarità con SEO (acronimo inglese di Search Engine Optimation ovvero tutte le attività volte a migliorare il posizionamento dei risultati sui motori di ricerca nel web) o meglio ancora con strumenti legali, ecco perché in molti casi la cura migliore è la prevenzione. Voglio ricordare che essere ben posizionati nelle prime pagine di Google è strategico poichè il 96% delle persone non guarda oltre la prima pagina dei risultati, quindi, gestire la prima pagina su Google è fondamentale.

Chi dovrebbe essere interessato a contattare la vostra società?

C.N. La gestione della reputazione Online per molti aspetti riguarda tutti: privati professionisti, aziende, medici, manager, personaggi dello spettacolo ecc, poiché tutti hanno il diritto di difendere l’onore e la propria reputazione, quindi la cura dell’immagine on line in un’era così tecnologica è fondamentale. Purtroppo, c’è da dire che in Italia la tendenza è quella di correre ai ripari solo quando il danno è già stato fatto, tutto sotto gli attenti occhi dei dipendenti, dei partner e dei potenziali clienti. Cioè in altri termini quando qualcuno digita il tuo nome su Google verificando i contenuti “sfavorevoli”, la prima cosa che scatta in automatico nella mente è di evitare qualsiasi rapporto professionale con la persona lesa. In effetti la nostra azienda è nata per fare fronte a questo tipo di situazioni ed emergenze dove ad avere la peggio è l’immagine. Cerchiamo di dare informazioni accurate e aggiornate condividendo la nostra esperienza nel settore del web reputation. Nel nostro nuovo sito potete trovare i servizi ed altri approfondimenti ovvero un’ opportunità per conoscere meglio il nostro modus operandi. Basta sfogliare le pagine nella sezione CHI SIAMO per sapere chi siamo e cosa facciamo.

In che modo un’azienda o un individuo può trarre vantaggio dai vostri servizi?

C.N. Vuoi diventare un leader in un qualsiasi settore? o essere tra le prime pagine di Amazon con la vendita di un prodotto? Esiste un modo e noi possiamo farlo, questa è la nostra ricetta. Come ho detto pocanzi viviamo in un’epoca dove la presenza online sta diventato rilevante, sempre più persone utilizzano i motori di ricerca per fare business online, per offrire suggerimenti al consumatore e per avere un’idea di un qualsiasi soggetto o società.

Quanto tempo occorre per riparare ad un danno d’immagine?

C.N Ogni caso è unico e dipende dalla gravità del danno, a tutti piacerebbe che le notizie negative potessero sparire in una notte ma non è così. La maggior parte delle reputazioni online può migliorare su una tempistica di 6-12 mesi.

Qual è il miglior consiglio che potresti dare a qualcuno che inizia a muovere i primi passi verso il web reputation?

C.N Non mi sento di dare un consiglio vero e proprio, ma è fondamentale far comprendere alle persone “nel vero senso della parola” che quando si tratta di reputazione online stiamo parlando di un mondo “virtuale” dove tutto è “potenzialmente” possibile: aziende come la nostra sono specializzate nel riparare i danni subiti a seguito di una lesione dell’immagine, sotto questo punto di vista ci sono molte aziende SEO o PR che affermano di fare “gestione della reputazione” come quelle che offrono la de-indicizzazione, ovvero rimuovere completamente i risultati nei motori di ricerca. Ma in realtà quando si entra nel vivo dell’operazione le cose sono diverse e soprattutto molto delicate, in special modo se bisogna gestire i rapporti con i quotidiani Online e con le notizie riportate dalla stampa.

Web content, non possono essere Facebook o Google a stabilire cosa è illecito online

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E’ una comunicazione ponderata, articolata, ricca di contenuti quella che la Commissione europea ieri ha trasmesso al Parlamento e al Consiglio in materia di lotta ai contenuti illeciti online.

Si sbaglierebbe – come forse un po’ troppo frettolosamente taluni hanno fatto – a bollarla come un semplice ultimatum a FacebookGoogleTwitter & C. perché si diano più da fare per tenere pulita la rete dai terabyte di contenuti spazzatura che i quasi 4 miliardi di suoi utenti vi riversano quotidianamente e si sbaglierebbe, allo stesso modo, a considerarla il punto di arrivo di una riflessione che, evidentemente, al contrario, non è ancora sufficientemente matura, equilibrata e bilanciata.

Ci sono alcuni principi condivisibili e, anzi, sacrosanti e ce ne sono altri che lasciano perplessi e, anzi, stridono o, almeno, rischiano di produrre derive stridenti, con taluni principi fondamentali nei quali i Paesi dell’Unione europea si riconoscono.