Ormai tutta la polizia interazione sta cercando di rintracciare LA SCHEDA DELLA TRUFFA una operazione militare interazione partita oggi su scala globale. Anche l’ambasciata è di parte Coordinata da molte polizie locali africane, si sta cercando la cella di collegamento con vari operatori telefonici per sgominare la banca. Tra persone coinvolte diverse donne che si prestano a video chiamare e poi ricattare uomini di mezzo mondo. L’organizzazione di matrice africana, La polizia locale è già a lavoro e quando pare sono sulle tracce di una organizzazione criminale locale. Tra numero sotto osservazione segnalati dall’ambasciata c’è CELL +225 75 08 79 62 in particolare si sta lavorando su un nome Tullio Ranzini Codice Fiscale : RNZTLL62L01G337C Numero de carte : 5333 1711 7591 1011 atti criminale che la polizia della costa d’avorio sta lavorando per trovare. anche l’unità investigativa è sulle sue tracce ( ora dicono gli inquirenti manca poco )
Le vittime sono minori per lo più tra i 15 e i 30 anni e anche più piccoli. Si tratta di un fenomeno, di solito rivolto al mondo adulto, con un enorme potenziale di pericolosità perché oggi colpisce vittime minorenni, tanto fragili quanto inesperte. Sempre più spesso la curiosità sessuale dei ragazzi li trasporta in un incubo fatto di ricatti, richieste insistenti di denaro e minacce di distruggerne la reputazione diffondendo sui social immagini 2sessuali ottenute tramite live chat.
Questa Ambasciata riceve con sempre maggiore frequenza segnalazioni di tentativi di truffa tramite posta elettronica o social network ai danni di cittadini e di piccole imprese italiane. In particolare in quest’ultimo periodo risultano in aumento i casi di Sextortion.
1. estorsione su internet a seguito di incontro virtuale a sfondo sessuale (SEXTORTION)
In questo caso, viene stabilito un contatto tramite video-chat (skype, Facebook o altro) durante il quale il corrispondente viene incitato ad atti a sfondo sessuale, che vengono filmati e registrati e costituiscono la base di una successiva estorsione. Questa tipologia è purtroppo divenuta la piu’ frequente e pericolosa, in quanto viene minacciata la diffusione sui social network dei filmati o delle foto, che vengono spesso passati ad altri soggetti per ulteriori estorsioni anche qualora vi sia stato un primo pagamento.
+225 75 08 79 62
2. vendite via internet
1. Un presunto ivoriano o europeo residente in Costa d’Avorio, dopo aver visionato un sito specializzato nelle vendite via internet, invia una e-mail in cui dichiara di voler acquistare, senza neanche discutere il prezzo, un’autovettura, una casa, un appartamento, un’imbarcazione, un gommone, un oggetto di antiquariato, un lungo periodo di vacanze in un agriturismo, ecc., ecc.
2. Il predetto chiede quindi le coordinate bancarie del venditore e si dichiara pronto ad effettuare in tempi brevissimi il pagamento tramite una Banca ivoriana. Allega generalmente un falso documento di identità.
3. Subito dopo invia ulteriore falsa documentazione del Ministero delle Finanze o della BCEAO (Banca Centrale degli Stati dell’Africa Occidentale) o di altre Istituzioni Finanziarie africane in cui si comunica che il beneficiario del bonifico deve pagare una tassa di importo variabile tra i 400 ed i 2.000 euro (generalmente tramite la Western Union) a favore di un nominativo il quale, dopo aver riscosso la somma, scompare senza lasciar traccia.
Questi truffatori nelle loro mail comunicano un numero di cellulare al quale generalmente rispondono fino alla conclusione delle trattative. Dopo aver incassato l’ammontare, gettano il chip, acquistano una nuova carta con un nuovo numero di cellulare e ricominciano con il prossimo.
La Polizia economica della Costa d’Avorio, contattata varie volte da questa Ambasciata, ha riferito che si tratta di bande specializzate di difficile individuazione, che realizzano notevoli benefici sfruttando la buona fede delle loro vittime.
3. relazioni interpersonali
Un’altra tipologia di truffa è quella che sfrutta relazioni amorose o di amicizia stabilite via internet. I truffatori pubblicano su siti sociali (Facebook o altro) foto di uomini o donne di bella presenza (ovviamente non rispondenti alla realtà) e iniziano una relazione “amorosa” a distanza.
In alcuni casi, viene espresso il desiderio di conoscere il proprio corrispondente italiano il quale, vista la mancanza di mezzi finanziari, invia i soldi per il viaggio tramite Western Union. In genere, la persona invitata viene bloccata e arrestata all’aeroporto di Abidjan dalle autorità di dogana, oppure scompare a metà strada (a Casablanca o Tunisi a seconda della compagnia aerea prescelta) e il corrispondente riceve una telefonata da un complice che richiede altri soldi per liberare la persona invitata, tenuta in ostaggio dalla polizia del Paese.
Un altro espediente è quello, a un certo punto della relazione, di chiedere l’invio di soldi per far fronte ad un evento particolarmente drammatico (malattia, sfratto, incidente, rapina, sequestro in aeroporto o altro) avvenuto durante un presunto viaggio ad Abidjan, fornendo indirizzi e contatti di una clinica inesistente presso la quale la persona sarebbe ricoverata. Al fine di rendere l’avvenimento ancora piu’ commovente, spesso i truffatori fingono che un bambino sia coinvolto (es. malattia di un figlio, incidente stradale ecc.).
4. vincite o eredità
Una terza tipologia riguarda avvisi di vincite a fantomatiche lotterie, con l’invito a contattare un notaio. Ovviamente per entrare in possesso della vincita inesistente, occorre versare al notaio elevate spese di dossier.
Altro espediente, è la promessa di un lascito o di un’eredità da parte di una persona in fin di vita. Anche in questo caso viene richiesto il versamento di grosse somme di denaro per poter entrare in possesso del lascito.
5. pirateria informatica
In questo caso, si riceve un messaggio e-mail da parte di un conoscente, il cui conto è stato in realtà piratato, che chiede aiuto economico urgente per un gravissimo problema (rapina, malattia, arresto all’aeroporto o altro) intervenuto durante un viaggio ad Abidjan.
IN CONCLUSIONE:
a) non inviare mai denaro;
b) in caso di dubbio contattare via e-mail l’Ambasciata italiana ad Abidjan: ambasciata.abidjan@esteri.it
c) in caso di avvenuta truffa denunciare l’accaduto alla Polizia Postale italiana
N.B.: per avere qualche altra informazione si consiglia di connettersi via internet a “google” – ricerca avanzata – frase esatta “truffe UEMOA” dove si trovano numerose storie dei descritti tentativi di truffa.
Ormai tutta la polizia interazione sta cercando di rintracciare LA SCHEDA DELLA TRUFFA una operazione militare interazione partita oggi su scala globale. Anche l’ambasciata è di parte Coordinata da molte polizie locali africane, si sta cercando la cella di collegamento con vari operatori telefonici per sgominare la banca. Tra persone coinvolte diverse donne che si prestano a video chiamare e poi ricattare uomini di mezzo mondo. L’organizzazione di matrice africana, La polizia locale è già a lavoro e quando pare sono sulle tracce di una organizzazione criminale locale. Tra numero sotto osservazione segnalati dall’ambasciata c’è CELL +225 75 08 79 62 in particolare si sta lavorando su un nome Tullio Ranzini Codice Fiscale : RNZTLL62L01G337C Numero de carte : 5333 1711 7591 1011 atti criminale che la polizia della costa d’avorio sta lavorando per trovare. anche l’unità investigativa è sulle sue tracce ( ora dicono gli inquirenti manca poco )
Le vittime sono minori per lo più tra i 15 e i 30 anni e anche più piccoli. Si tratta di un fenomeno, di solito rivolto al mondo adulto, con un enorme potenziale di pericolosità perché oggi colpisce vittime minorenni, tanto fragili quanto inesperte. Sempre più spesso la curiosità sessuale dei ragazzi li trasporta in un incubo fatto di ricatti, richieste insistenti di denaro e minacce di distruggerne la reputazione diffondendo sui social immagini 2sessuali ottenute tramite live chat.
Questa Ambasciata riceve con sempre maggiore frequenza segnalazioni di tentativi di truffa tramite posta elettronica o social network ai danni di cittadini e di piccole imprese italiane. In particolare in quest’ultimo periodo risultano in aumento i casi di Sextortion.
1. estorsione su internet a seguito di incontro virtuale a sfondo sessuale (SEXTORTION)
In questo caso, viene stabilito un contatto tramite video-chat (skype, Facebook o altro) durante il quale il corrispondente viene incitato ad atti a sfondo sessuale, che vengono filmati e registrati e costituiscono la base di una successiva estorsione. Questa tipologia è purtroppo divenuta la piu’ frequente e pericolosa, in quanto viene minacciata la diffusione sui social network dei filmati o delle foto, che vengono spesso passati ad altri soggetti per ulteriori estorsioni anche qualora vi sia stato un primo pagamento.
2. vendite via internet
1. Un presunto ivoriano o europeo residente in Costa d’Avorio, dopo aver visionato un sito specializzato nelle vendite via internet, invia una e-mail in cui dichiara di voler acquistare, senza neanche discutere il prezzo, un’autovettura, una casa, un appartamento, un’imbarcazione, un gommone, un oggetto di antiquariato, un lungo periodo di vacanze in un agriturismo, ecc., ecc.
2. Il predetto chiede quindi le coordinate bancarie del venditore e si dichiara pronto ad effettuare in tempi brevissimi il pagamento tramite una Banca ivoriana. Allega generalmente un falso documento di identità.
3. Subito dopo invia ulteriore falsa documentazione del Ministero delle Finanze o della BCEAO (Banca Centrale degli Stati dell’Africa Occidentale) o di altre Istituzioni Finanziarie africane in cui si comunica che il beneficiario del bonifico deve pagare una tassa di importo variabile tra i 400 ed i 2.000 euro (generalmente tramite la Western Union) a favore di un nominativo il quale, dopo aver riscosso la somma, scompare senza lasciar traccia.
Questi truffatori nelle loro mail comunicano un numero di cellulare al quale generalmente rispondono fino alla conclusione delle trattative. Dopo aver incassato l’ammontare, gettano il chip, acquistano una nuova carta con un nuovo numero di cellulare e ricominciano con il prossimo.
La Polizia economica della Costa d’Avorio, contattata varie volte da questa Ambasciata, ha riferito che si tratta di bande specializzate di difficile individuazione, che realizzano notevoli benefici sfruttando la buona fede delle loro vittime.
3. relazioni interpersonali
Un’altra tipologia di truffa è quella che sfrutta relazioni amorose o di amicizia stabilite via internet. I truffatori pubblicano su siti sociali (Facebook o altro) foto di uomini o donne di bella presenza (ovviamente non rispondenti alla realtà) e iniziano una relazione “amorosa” a distanza.
In alcuni casi, viene espresso il desiderio di conoscere il proprio corrispondente italiano il quale, vista la mancanza di mezzi finanziari, invia i soldi per il viaggio tramite Western Union. In genere, la persona invitata viene bloccata e arrestata all’aeroporto di Abidjan dalle autorità di dogana, oppure scompare a metà strada (a Casablanca o Tunisi a seconda della compagnia aerea prescelta) e il corrispondente riceve una telefonata da un complice che richiede altri soldi per liberare la persona invitata, tenuta in ostaggio dalla polizia del Paese.
Un altro espediente è quello, a un certo punto della relazione, di chiedere l’invio di soldi per far fronte ad un evento particolarmente drammatico (malattia, sfratto, incidente, rapina, sequestro in aeroporto o altro) avvenuto durante un presunto viaggio ad Abidjan, fornendo indirizzi e contatti di una clinica inesistente presso la quale la persona sarebbe ricoverata. Al fine di rendere l’avvenimento ancora piu’ commovente, spesso i truffatori fingono che un bambino sia coinvolto (es. malattia di un figlio, incidente stradale ecc.).
4. vincite o eredità
Una terza tipologia riguarda avvisi di vincite a fantomatiche lotterie, con l’invito a contattare un notaio. Ovviamente per entrare in possesso della vincita inesistente, occorre versare al notaio elevate spese di dossier.
Altro espediente, è la promessa di un lascito o di un’eredità da parte di una persona in fin di vita. Anche in questo caso viene richiesto il versamento di grosse somme di denaro per poter entrare in possesso del lascito.
5. pirateria informatica
In questo caso, si riceve un messaggio e-mail da parte di un conoscente, il cui conto è stato in realtà piratato, che chiede aiuto economico urgente per un gravissimo problema (rapina, malattia, arresto all’aeroporto o altro) intervenuto durante un viaggio ad Abidjan.
IN CONCLUSIONE:
a) non inviare mai denaro;
b) in caso di dubbio contattare via e-mail l’Ambasciata italiana ad Abidjan: ambasciata.abidjan@esteri.it
c) in caso di avvenuta truffa denunciare l’accaduto alla Polizia Postale italiana
N.B.: per avere qualche altra informazione si consiglia di connettersi via internet a “google” – ricerca avanzata – frase esatta “truffe UEMOA” dove si trovano numerose storie dei descritti tentativi di truffa.
Mata
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