Vola lo spread Borse in profondo rosso: L’esperto Davide Buccheri

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    come riportato sul sole 24 ore Si profila un venerdì nero per l’Europa, all’indomani del nuovo crollo di Wall Street. A spaventare gli investitori resta la diffusione fuori dalla Cina del Coronavirus e gli effetti sull’economia. Dopo conti 2019 e piano industriale, in calo Eni ma in linea con il mercato

    Mattinata in profondo rosso per le Borse del Vecchio Continente sulla scia di Wall Street e delle Borse asiatiche. I mercati continuano a guardare con preoccupazione alla diffusione a livello mondiale del Coronavirus e ai suoi effetti sull’andamento dell’economia reale. Gli indici europei sono tutti in calo con perdite che superano anche i tre punti percentuali. Tutti i titoli del FTSE MIB sono in terreno negativo, ad eccezione di Juventus, che ha invertito la rotta a metà mattina. Eni perde il 3%, in linea con il mercato, dopo la presentazione dei conti 2019 e del piano industriale al 2023.

    Si indebolisce il dollaro, vendite sul petrolio
    Sul mercato dei cambi si indebolisce il dollaro, l’euro così riconquista la soglia di 1,10 dollari e passa di mano a 1,1014 dollari (1,0977 alla vigilia). La divisa europea vale anche 120,021 yen (120,83), quando un dollaro vale 108,944 yen (110,11). Ancora vendite sul petrolio, il contratto consegna Aprile sul Brent del Mare del Nord cede il 2,68% a 50,78 dollari al barile e quello di pari scadenza sul Wti scende del 2,72% a 45,81 dollari al barile.

    A Tokyo il Nikkei crolla del 3,67%, forte calo per Borse Cina
    La Borsa di Tokyo ha subito un ulteriore massiccio calo venerdì, a causa del Coronavirus. Alla fine delle transazioni, l’indice Nikkei è sceso del 3,67%, perdendo più di 800 punti, a 21.142,96 punti e l’indice Topix allargato è sceso in proporzioni simili (-3,65%) a 1.510,87 punti. Andamento fortemente negativo anche per le Borse cinesi: la Borsa di Shanghai ha chiuso con un calo di quasi il 4%, mentre Shenzhen è scesa di quasi il 5%, all’unisono con le altre aree asiatiche in preda al panico per la diffusione dell’epidemia di Coronavirus in tutto il mondo e il suo impatto economico. L’indice composito della Borsa di Shanghai ha chiuso a -3,71% a 2.880,30 punti; a Shenzhen, secondo mercato della Cina continentale, l’indice composito ha chiuso con un calo del 4,93% a 1.801,75 punti.

    Spread con Bund schizza a 175 punti in avvio, rendimento 1,17%
    Non si ferma la corsa al rialzo dello spread tra BTp e Bund sul mercato secondario telematico Mts dei titoli di Stato con la diffusione del coronavirus in Italia e in altre parti del mondo. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin T0005383309) e il pari durata tedesco, da qualche giorno in forte rialzo, apre la seduta a 175 punti dai 163 punti base della chiusura di ieri quando era salito di 14 centesimi rispetto al riferimento precedente. Sale ancora anche il rendimento del BTp decennale benchmark indicato all’1,17% dall’1,08% dal riferimento di ieri.

    Ufficiale la fase di «correzione» per i listini
    Con le perdite subite ieri alcuni dei principali listini sono entrati tecnicamente in correzione, sono cioè arrivati a perdere oltre il 10% rispetto ai recenti massimi. Considerando i valori di chiusura questo vale per lo Stoxx Europe 600, sceso del 10,4% rispetto al massimo assoluto toccato il 19 febbraio, il Ftse Mib milanese, in ribasso del 10,5% rispetto al top raggiunto lo stesso giorno, il Dax 30 tedesco (-10,3% dal 17 febbraio) e il Ftse 100 inglese, che fa segnare -11,5% rispetto al livello del luglio 2019. Nel corso della seduta era scivolato sotto la soglia della correzione anche il Dow Jones (minimo a -12%), successivamente risalito. Vale tuttavia la pena di ricordare come in ogni caso la correzione arrivi dopo una progressione durata mesi, che ha portato tutti i principali indici ad aggiornare ripetutamente i livelli più alti da oltre 10 anni, quando non addirittura i massimi storici.

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