Sempre più drammatico il bilancio delle vittime in Turchia e Siria. Come sostenere gli aiuti umanitari

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    Continua senza tregua e in condizioni meteorologiche sempre più difficili la disperata ricerca dei superstiti ancora intrappolati sotto le macerie delle abitazioni distrutte dal sisma. Secondo gli ultimi dati ufficiali, il bilancio delle vittime in Turchia e Siria ha già superato i 9.500 morti. L’agenzia di soccorso turca Afad comunica che in Turchia sono stati estratti dalle macerie oltre 6900 corpi, mentre in Siria, secondo le autorità e i medici, si contano circa 2.500 morti.
    Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, che ad oggi ha registrato circa 37mila feriti, il numero complessivo delle vittime potrebbe arrivare a superare i 20.000 morti.
    Fra le diverse associazioni che hanno lanciato raccolte fondi per portare aiuti alle popolazioni turche e siriane colpite dal terremoto, oltre a Oxfam Italia segnaliamo la Caritas Ambrosiana – che ha già messo a disposizione 20mila euro -, la Caritas Italiana, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati UNHCR e l’Unicef, mentre la Conferenza Episcopale Italiana (Cei) ha previsto lo stanziamento di 500mila euro dai fondi dell’otto per mille.
    “Questo – dichiara il Portavoce Unicef James Elder l’Unicef, lanciando la campagna di raccolta fondi – è il terremoto più potente che ha colpito la regione in circa 100 anni ed è avvenuto nel momento peggiore possibile per i bambini e le famiglie vulnerabili nelle aree colpite. Migliaia di case sono state distrutte, le famiglie sono sfollate e sono esposte alle intemperie in un periodo dell’anno in cui le temperature regolarmente si abbassano sotto le zero e sono frequenti neve e pioggia gelata”.

    “La popolazione sfollata in Siria – spiega ancora James Elder di Unicef – ha bisogno di cibo e di servizi nutrizionali essenziali. Garantire il soddisfacimento dei bisogni nutrizionali dei bambini sotto i 2 anni e delle donne in gravidanza è fondamentale per evitare un ulteriore deterioramento del loro status nutrizionale. L’Unicef sta coordinando la risposta nutrizionale con le altre agenzie e i partner delle Nazioni Unite, mobilitando forniture nutrizionali essenziali da tutta la regione e fornendo servizi sanitari e nutrizionali essenziali attraverso i team mobili. In Turchia, gli sforzi sono attualmente concentrati sulla ricerca e il salvataggio e l’Unicef si sta coordinando con il governo e la Presidenza per la gestione dei disastri e delle emergenze sulle necessità che emergono legate alla più ampia risposta umanitaria. Il nostro sostegno includerà kit per l’igiene, coperte e vestiti invernali”.
    “Sono ore drammatiche”, ha dichiarato il Presidente della Croce Rossa Italiana Rosario Valastro. “Siamo vicini alle popolazioni colpite ed esprimiamo il nostro più profondo cordoglio per le vittime e vicinanza a tutti i soccorritori e alle Consorelle Turca e Siriana che si stanno prodigando nei primi interventi. Ci teniamo in contatto con la Protezione Civile essendo naturalmente disponibili all’eventuale partecipazione internazionale ai soccorsi”. La Federazione internazionale delle Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC) ha aperto un Emergency Appeal per l’invio di aiuti alle Consorelle impegnate in prima linea.
    Già attivi sui luoghi della tragedia anche gli operatori di Medici senza Frontiere che nella sola Siria nord-occidentale supportano 5 ospedali, 15 centri di cure primarie, 5 punti medici, 2 centri per malattie croniche e 11 cliniche mobili che lavorano in più di 185 campi per sfollati. L’organizzazione gestisce anche attività idriche e igienico-sanitarie in oltre 112 campi e controlli epidemiologici in circa 40 campi a Idlib e Afrin.
    “La Siria – spiega Medici senza Frontiere – è un paese in continuo stato di bisogno e questo terremoto non fa che peggiorare le drammatiche condizioni di vita della popolazione. Il modo più efficace per aiutare è con una donazione regolare. Solo così possiamo portare soccorso tempestivo in Siria e in altri contesti di emergenze”

    L’articolo Sempre più drammatico il bilancio delle vittime in Turchia e Siria. Come sostenere gli aiuti umanitari proviene da The Map Report.

    Ufficio Stampa

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